lunedì 26 aprile 2010

Il perché delle fondazioni

Questo post è l'anticipo di un discorso politico più elaborato che avevo in mente da un po' di tempo e che desideravo condividere, magari raccogliendo pareri preziosi.
Per sviluppare questa analisi bisogna partire dal presupposto che la crisi dei partiti politici è un dato di fatto ormai da tempo e che le strategie messe in atto sono state sostanzialmente di due tipi:

- cambiamento di prospettiva politica con l'adozione l'evoluzione bipolarismo-bipartitismo (almeno formale) da parte dei partiti maggiori

- costituzione di fondazioni politiche

Nel prossimo post cercherò di analizzare brevemente la prima modalità, mettendone in luce pregi e difetti, per poi passare alla seconda, che poi è l'argomento di questa riflessione.

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giovedì 22 aprile 2010

Meglio guardare in casa nostra (e trovare qualcosa di nuovo)


So di remare forse controcorrente, ma in merito a quello che è successo oggi mi sento di dire questo:

- la scena è può effettivamente essere considerata come indecorosa, ma lo è in effetti solo in parte. Dimostra ancora una volta come mediaticamente la scena sia assorbita da Berlusconi, che grazie allo spettacolino ha cementato il consenso dei delegati nella votazione finale (con il prevedibile risultato di soli 11 contrari e 1 astenuto)

- si tratta, nonostante in questo paese si debba spettacolarizzare tutto, di una questione interna ad un partito. Il fatto che tanti elettori (e militanti) del centrosinistra se ne stiano a sghignazzare davanti al video e alle immagini di Repubblica pensando "guarda che sfigati" la dice lunga sulla capacità che ha il suddetto centrosinistra di fare la sua parte nelle sedi opportune (e non mi riferisco solo al parlamento).

- l'unica cosa che mi ha indignato è come viene sbandierato in maniera chiara e netta (e strumentale) la considerazione che ha il PDL delle cariche istituzionali dello stato: finché obbediscono al padrone vanno bene, altrimenti "si devono dimettere perché non possono fare considerazioni politiche". In maniera formale posso essere d'accordo, ma aggiungo che le posizioni di Schifani sono altrettanto politiche, solo che essendo allineate vanno bene...

Quindi quello che viene fuori è una sola cosa: invece di aspettare che il cadavere del nemico ci passi davanti, sarebbe il caso di cogliere l'occasione per sistemare un po' le faccende di casa, invece di scrutare smaniosamente nelle altrui dimore in cerca di qualcosa di nuovo.

Perché é per questo che noi del centrosinistra cerchiamo, qualcosa di nuovo.

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lunedì 19 aprile 2010

Riprendo a scrivere


Dopo una lunghissima pausa, riprendo ad aggiornare questo mio spazio.
Spero solo che la cosa duri!

A presto!

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venerdì 16 gennaio 2009

L'amministrazione comunale di Desenzano non stupisce mai abbastanza

Credo che le pagine si commentino da sole.





Forse potreste affittare una palestra e magari fare degli incontro di boxe regolari.
Ma per favore, non con i nostri soldi, pensateci da casa.




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Sempre sul Pd radioattivo


Posto questa divertentissima dichiarazione di Massimo Mezzetti (Sd), a riprova del fatto che per mandare avanti il loro progetto i democratici assumono abbondanti dosi di psicofarmaci.

DICHIARAZIONE DI MASSIMO MEZZETTI
Resp.le Nazionale Enti Locali Sinistra Democratica

…questo Pd è ormai in stato confusionale …in Emilia vota a favore, in Toscana permette alla destra di bocciare il no a nuove centrali nucleari….




L’astensione del gruppo PD al Consiglio Regionale della Toscana sulla mozione che prevedeva l’indisponibilità del territorio regionale per l’attivazione di centrali nucleari come presumibilmente previsto dal piano del governo Berlusconi – astensione che ne ha provocato la bocciatura – risulta grave ed inspiegabile. Ed è l’ennesima manifestazione dello stato confusionale che ormai regna sovrano in quel partito.
Lo afferma Massimo Mezzetti, della segreteria nazionale e responsabile Enti Locali di Sinistra Democratica.
Solo poche settimane fa – prosegue l’esponente SD – un identico testo proposto al Consiglio Regionale dell’Emilia Romagna da SD è stato alla base di una risoluzione condivisa da tutte le forze del centrosinistra al governo della regione, Pd compreso.
L’ambiguità e la doppiezza che su molte questioni sta assumendo il PD rischia di diventare imbarazzante, oltre che per gli elettori di quello stesso partito, anche per le forze politiche che con esso intendono costruire accordi per le prossime elezioni amministrative.
(da sinistra-democratica.it)




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