lunedì 28 aprile 2008

Tra poco il resoconto del viaggio a Torino


A breve pubblicherò un breve resoconto e posterò un po' di foto del breve viaggio che ho fatto in compagnia di Francesca a Torino (24-25-26 aprile); viaggio che mi ha (ri)aperto alle possiblità e alla bellezza di questa città.

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Hardy Heron finalmente arrivata!


E' finalmente uscita la nuova versione di Ubuntu, la 8.04 LTS!

Io da buon fanatico avevo già scaricato la Beta un mese fa e ho dovuto solo seguire passo per passo lo sbloccaggio dei repository e l'installamento delle versioni stabili dei programmi...
Questa versione promette di essere molto stabile e rapida (anche perché essendo una LTS, è previsto un aggiornamento garantito di 3 anni per la versione desktop e di cinque per quella server) e lo sta già dimostrando.

I caratteri innovativi che ho riscontrato:

- Firefox 3 (è la beta 5, oramai stabile, windows se lo sognerà ancora per parecchio, molto più veloce e con molte più utility).

- Open Office 2.4 (qualche miglioria e la caratteristica stabilità e affidabilità).

- test dell'hardware (applicazione che permettere di configurare passo per passo le periferiche e l'intero hardware nel caso si riscontrassero problemi).

- nuova versione di GNOME, nuovo KERNEL, Xorg 7.3... insomma, un grande lavoro e un grande entusiasmo.

Per l'occasione il sito italiano ha creato una bellissima presentazione e ha rinnovato totalmente la sua veste grafica (www.ubuntu-it.org)


Che dire, aggiornate voi che avete già Ubuntu o se avete windows provatela (anche in versione Live), non ne potrete fare a meno.

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lunedì 21 aprile 2008

Si può fare visto da Branduardi


Si può fare, si può fare
si può prendere o lasciare
si può fare, si può fare
puoi correre, volare.
Puoi cantare, puoi gridare
puoi vendere, comprare
puoi rubare, regalare
puoi piangere, ballare.
Si può fare, si può fare
puoi prendere o lasciare
puoi volere, puoi lottare
fermarti e rinunciare.
Si può fare, si può fare
puoi prendere o lasciare
si può crescere, cambiare
continuare a navigare.
Si può fare, si può fare
si può prendere o lasciare
si può fare, si può fare
partire, ritornare.
Puoi tradire, conquistare
puoi dire poi negare
puoi giocare, lavorare
odiare, poi amare.
Si può fare, si può fare
si può prendere o lasciare
si può fare, si può fare
mangiare, digiunare.
Puoi dormire, puoi soffrire
puoi ridere, sognare
puoi cadere, puoi sbagliare
e poi ricominciare.
Si può fare, si può fare
puoi vendere, comprare
puoi partire, ritornare
E poi ricominciare.
si può fare, si può fare
puoi correre, volare.
si può piangere, ballare,
continuare a navigare.
Si può fare, si può fare
si può prendere o lasciare
si può fare, si può fare
puoi chiedere, trovare.
Insegnare, raccontare
puoi fingere, mentire,
poi distruggere, incendiare
e ancora riprovare.

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venerdì 18 aprile 2008

Se pensavate che I'm Pd fosse il punto più basso


Se pensavate che I'm PD fosse il punto più basso, allora non avete visto questo.

Dopo che i conati e l'espulsione di bolo saranno cessati vi invitiamo a prendere nota delle nostre modifiche, anche alla luce dei recenti risultati elettorali:

È nell'amarezza
dell'uomo medio
il votare qui
scatena l'odio
di una sinistra che
ha perso tutto
una frase sola
spacchiamo tutto!!!

(RIT.)
Partito Democratico
sei un fallimento unico
perdi e sempre perderai (X2)

Questa Italia in merda
l'abbandoniamo
sul lavoro noi
ci ammazziamo
paese laico
ce lo sogniamo
tutti una condanna sola
ce ne freghiamo

RIT X2

Credere
nell'utilità del voto
credere
che la genta tua sia tanta
e poi manco il 40!

RIT X4


Testo a cura mia, di Michele e di Vlad

A breve sarà online la nostra personale prestazione canora, non perdetela!

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giovedì 17 aprile 2008

Dobbiamo ripartire

Alcuni forse si aspettano che io faccia un commento post elettorale.
Mi limiterò a scrivere alcune righe, o meglio, alcune certezze, alle quali sono giunto dopo queste elezioni.

La Sinistra ha perso perché non ha interpretato le richieste del mondo del lavoro (specialmente quello operario), o meglio, non si è resa conto che l'operaio vede in altri partiti una garanzia maggiore (come la Lega per esempio).
La Sinistra ha perso perché non è riuscita a catalizzare in modo federativo prima e in vista di un soggetto unico poi, le sue tante anime, delle quali parecchie alla fine hanno deciso di non andare a votare.
La Sinistra ha perso per colpa di un PD parassita, che a pochi giorni dal voto si è inventato un sorpasso inesistente, per succhiare fino all'ultimo i voti dei suoi ex compagni. E questo è solo l'ultimo dei crimini politici dei quali si sta facendo partecipe.

L'unica conclusione è che bisogna riorganizzarsi, riunirsi, riprendere contatto con quella base che è stata delusa e con il consenso nei nostri confronti che si eroso. Dobbiamo riprendere il cammino unitario, riprendere per non far perdere a questo Paese una visione storica ed essenziale della sua politica.

Sarà una lotta dura, senza esclusioni di colpi, senza favoritismi, a sangue, per riprendersi l'elettorato che, come si direbbe sociologicamente, è alienato.
Dobbiamo riprendere da Sinistra e come Sinistra comportarci, in ogni attività, dal nazionale fino alla più piccola amministrazione, continuare e lottare da soli.

Alla prossima quindi, spero con notizie confortanti.

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venerdì 11 aprile 2008

Un'ultima riflessione prima del silenzio elettorale

Finalmente con stasera si chiude la campagna elettorale, una campagna che, lo ammetto, mi ha messo a dura prova più come limite di sopportazione che come reale fatica fisica.
Le solite frasi promettenti, la solita politica bruciante di screditamento dell'avversario, i soliti slogan... Cosa c'é di nuovo? Parecchio e mai come quest'anno la lotta si é accesa in un tutti contro tutti.
Approfitto di queste ultime righe per augurare buona fortuna a tutti, alleati (quali? :D) e avversari (tanti...) che si stanno preparando in questi ultimi giorni prima del voto.
Un buona fortuna e la mia stima per tutte le persone che, nel loro piccolo, hanno saputo elaborare ed organizzare momenti di incontro, di condivisione, di dibattito; la mia stima per quelle persone che da più di un mese dedicano i loro giorni e i loro fine settimana per distribuire volantini, per informare la gente, per far vedere che il partito che rappresentano c'é ed è presente sul territorio.
Un augurio quindi, globale, e ovviamente un ringraziamento e soprattutto una valutazione sulla Sinistra l'Arcobaleno: un grazie per essere nata, con poco tempo a disposizione e ancora meno energie e volontà; però é nata, ci siamo messi in gioco.
Queste elezioni non saranno, come ho ricordato ieri sera alla cena elettorale a tutti i compagni, un traguardo, un punto di arrivo di una corsa ai voti, ma l'inizio e il banco di prova, indifferentemente dal risultato, per mantenere viva, attualizzare e riunire tutto il panorama della sinistra italiana.
Noi e tanti giovani con noi ci siamo impegnati, ci impegniamo e ci impegneremo con entusiasmo, fianco a fianco, generazioni diverse, partiti e associazioni, mondi e realtà legate solo da un comune ideale, ovvero quello del bene, della giustizia e della dignità per chi lavora.
Un augurio a tutti quindi e un invito ancora una volta a fare una scelta di parte, sia essa ideologica, ambientale, sociale, di tutela del lavoro, del diritto di tutte le coppie, della donna, dei giovani e degli studenti.

Apriamo veramente una nuova pagina e apriamola da sinistra.

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giovedì 10 aprile 2008

Se le api muoiono...


da alice.it

«Se l'ape scomparisse dalla faccia della terra – diceva Albert Einstein - all'uomo non resterebbero che quattro anni di vita».
L'inquietante profezia del grande fisico è in realtà il frutto di un lucido ragionamento: niente api, niente impollinazione; quindi niente piante; né animali erbivori. E quindi, niente più uomini.

Al di là del paradosso, la presenza degli industriosi insetti sul pianeta è fondamentale e il fatto che oggi la popolazione totale delle api risulti dimezzata, sta diventando un'emergenza planetaria.

Il misterioso fenomeno della moria della api imperversa su scala mondiale, basti pensare che in Italia - fa luce la Coldiretti - solo nel 2007 si è registrata la perdita di 200mila alveari, mentre negli Stati Uniti la situazione è ancora più drammatica: in alcuni territori gli alveari sono stati devastati, con mortalità del 60-70%, tanto che è stata coniata la sindrome del Colony Collapse Disorder, Sindrome dello spopolamento degli alveari.

"Se avremo meno miele, utilizzeremo più zucchero", potrebbero pensare alcuni (con la stessa lungimiranza di Maria Antonietta che avrebbe detto, alla vigilia della rivoluzione: "Se popolo non ha pane, mangi brioches").
Non è così. La strage di api non mette a rischio il solo futuro dell’apicoltura, ma ha ripercussioni su tutto il nostro comparto agricolo, dal momento che oltre un terzo delle coltivazioni sono impollinate grazie al loro lavoro.

Mele, pere, mandorle, agrumi, pesche, kiwi, castagne, ciliegie, albicocche, susine, meloni, cocomeri, pomodori, zucchine, soia, girasole e, colza - spiega la Coldiretti - dipendono completamente o in parte dalle api per la produzione dei frutti, come pure la grande maggioranza delle colture orticole da seme, come l’aglio, la carota, i cavoli e la cipolla, si può riprodurre grazie alle api. Ma le api sono utili anche per la produzione di carne con l’azione impollinatrice che svolgono nei confronti delle colture foraggere, come l’erba medica ed il trifoglio, fondamentali per i prati destinati agli animali da allevamento.
In Italia, la perdita degli alveari, lo scorso anno, ha provocato un danno economico per la mancata impollinazione pari a 250 milioni di Euro.

L'amarezza dei conti lascia il posto a un interrogativo inquietante: che cosa sta uccidendo le api?
Un apicoltore spiega «Non troviamo api morte negli alveari. Le nostre api scompaiono senza lasciar traccia. Sicché è difficile capire la causa della catastrofe».
Tra le ipotesi fatte, oltre a virus e a parassiti, spesso frutto di introduzioni di specie da altri paesi, vi è chi attribuisce la responsabilità della strage ai troppi
pesticidi sparsi sulle coltivazioni; altri puntano il dito sulle sementi geneticamente modificate (Ogm); per altri ancora sarebbero le onde elettromagnetiche attivate dalla telefonia cellulare, responsabili delle difficoltà che le api incontrano nel ritornare al proprio alveare.
Ma l’Agenzia per la protezione dell’ambiente e per i servizi tecnici (Apat) lancia l’allarme sulla presenza di un nuovo nemico delle api da non sottovalutare: «il ruolo del clima, perché un suo andamento irregolare può interrompere il flusso normale di nutrienti che sono necessari alle api per la loro crescita e sviluppo, indebolendo le difese dell’alveare».



Ogni giorno sento questo preoccupante fenomeno aggravarsi su tutto il pianeta.
Non si è ancora certi della causa ma stiamo pur certi che c'entriamo di sicuro.

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Gli incassi e le spese dei partiti per la campagna elettorale

tratto da alice.it

Politiche 2006: spesi 117,3 milioni di euro, incassati 498,5 milioni. E’ questo il conto che i partiti hanno presentato alle casse pubbliche. Un lauto guadagno certificato dalla Corte dei conti, la cui relazione in materia è appena stata depositata a Montecitorio.

Le spese accertate dall’organo contabile sono consistenti. In cima al podio, tra i partiti più spendaccioni, si colloca Forza Italia, che da sola ha speso quasi la metà di quanto hanno sborsato tutti gli altri partiti. La formazione guidata da Silvio Berlusconi ha dichiarato spese pari a 50 milioni di euro contro, per esempio, i 28 investiti dal fu Ulivo (Ds e Margherita, che parteciparono separatamente al Senato e uniti alla Camera).

Ma simili esborsi sono niente rispetto al ricco piatto che spetta alle formazioni politiche, sotto la voce “rimborso”. Forza Italia avrà un guadagno, rispetto a quanto speso, di 79 milioni di euro. A Ds e Margherita rimarrà un gruzzolo di oltre 130 milioni.
Stesso trattamento per gli altri partiti. Ad An resteranno in cassa 59 milioni, a Rifondazione oltre 33, all’Udc poco più di 24, alla Lega oltre 17.

In totale alle tesorerie sono andati oltre 381 milioni di euro. Un dato che ha fatto indignare i Radicali, da sempre oppositori del finanziamento pubblico ai partiti, che, per la prossima legislatura, annunciano la presentazioni di un disegno di legge in materia.
La proposta dovrebbe prevedere un rimborso elettorale al massimo di un euro per ogni voto raccolto dal partito e la cui spesa sia stata giustificata.


Pensate che sia giusto che i partiti prendano (così tanti) finanziamenti per le campagne elettorali (oltre a quelli che prendono già per il solo fatto di esistere)?

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sabato 5 aprile 2008

Per il ciclo "siamo un partito nuovo": il generale Del Vecchio


tratto da Repubblica.it

ROMA - "I gay nell'esercito sono inadatti". E' quanto dichiara il generale Mauro Del Vecchio, candidato Pd, in un'intervista rilasciata a Klaus Davi per "KlausCondicio", il contenitore di approfondimento politico in Rete, in onda su YouTube. Il generale si è anche detto favorevole "alla creazione di case di piacere per i soldati impiegati nelle missioni all'estero".
Più tardi, ha rettificato e chiesto scusa. Anche per Veltroni il caso è chiuso. O forse no.

I gay. "Io rispetto ogni scelta legittima e lecita della persona - è il ragionamento del generale - ma credo che nell'ambito di una struttura come l'esercito, dove le attività si svolgono sempre insieme, è opportuno non dichiarare ed evidenziare la propria omosessualità". "Anche nella mia carriera" aggiunge "mi sono imbattuto in episodi di omosessualità e ho fatto in modo che quelle situazioni non si verificassero di nuovo, che chi ne era coinvolto venisse ricollocato ed impiegato in altre aree".

In ogni caso, precisa il generale, "non ho mai mandato via nessuno dall'esercito perché gay". Riguardo invece alle quote rosa nell'esercito, il candidato del partito Democratico spiega: "Sicuramente servono, proprio come in politica hanno rappresentato un provvedimento importantissimo".

Case chiuse. Il generale ha anche risposto alla provocazione di Klaus Davi che ipotizzava la creazione di strutture controllate dedicate al sesso per i giovani militari in lunghe missioni estere. "Non va criminalizzato il soldato che frequenta case di piacere controllate, con ragazze maggiorenni. Frequentarle rientra nelle libere decisioni della persona", ha sottolineato.

Volontari a 16 anni
. "Se saremo al governo proporremo una legge che consenta ai giovani di 16 anni di entrare volontari nell'esercito", ha poi annunciato il generale. "Potremmo impiegare i più giovani nelle missioni di pace, non certamente non in azioni di prima linea". La proposta è stata duramente contestata da Fosca Nomis di Save the Children, portavoce della Coalizione italiana "Stop all'uso dei bambini soldato". "Sarebbe una violazione della Convenzione internazionale.

Nonnismo educativo. "Episodi di nonnismo soft fanno parte della vita dell'esercito e sono tutto sommato educativi, non lasciano l'amaro in bocca", assicura il generale. "Anche io quando studiavo all'Accademia, sono stato vittima di episodi di nonnismo da parte degli anziani, piccoli scherzi come bustinate ai capelloni. Nulla di male, sicuramente nulla di diseducativo".


Massì, gay inferiori, case chiuse, bambini soldato e tortura psicologica autorizzata... che sarà mai?

Forza Walter, ricordati che sei la voce del CAMBIAMENTO.

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Per il ciclo "siamo un partito nuovo": La Binetti


da il Corriere.it
ROMA - Prima l'ingresso dei radicali nel Pd. Poi la scelta di Umberto Veronesi come capolista al Senato in Lombardia. E infine la proposta di Marco Pannella di inserire anche Silvio Viale, medico sostenitore della pillola Ru486. Scelte (e ipotes) accolte con qualche scetticismo dalla componente cattolica del Partito Democratico. Tanto che gli ex popolari puntano ad una sorta di "bilanciamento", cercando nomi validi, esterni ai partiti ma pur sempre cattolici, da inserire nelle liste.

«RISPETTARE IL CODICE ETICO» - Intanto, la senatrice teodem Paola Binetti chiarisce - in un'intervista al "Giornale" - che «chiunque si candidi con il Pd deve rispettare la carta dei valori, il codice etico, il programma». E Veronesi? «È una medaglia a due facce - risponde la senatrice -. In lui c'è tanto dell'uomo di cura quanto dell'uomo che ha assunto posizioni in netto contrasto con la cultura cattolica». E se qualcuno lo proponesse come ministro della Salute? «È una posizione che non prendo nemmeno in considerazione».


Forza Paola, sei la voce del rinnovamento e la degna discendente di quei grandi democristiani che sono riusciti a fare la Costituzione del nostro Paese con i comunisti.

Complimenti!

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