sabato 6 ottobre 2007

Riflessioni (non brevi temo) sulla situazione italiana attuale

Vorrei dare una mia personale opinione sul quadro socio-politico attuale dato che oramai non si può fare a meno di sentirlo evocare da qualunque tipo di schermo e giornale e far finta di niente o quasi niente non ha senso.
Ergo, cosa si può dire su quello che sta accadendo? Bé, é difficile quantificare come é difficile fare una panoramica globale, per cui mi limiterò ai punti che mi preme analizzare o che semplicemente mi sono più interessanti.
Dunque, la gogna mediatica? Mastella che abbandona la trasmissione di Santoro, Mastella che presenta un esposto e chiede le dimissioni del cda RAI? Mastella che litiga con Sartori a Porta a Porta, Mastella di qua e Mastella di là. Poi il Governo, perennemente con una pistola puntata alla fronte e una pistola che si punta da solo alla tempia, il Partito Democratico che viaggia tra mistica burocrazia e improbabili condivisioni, la Cosa Rossa che guadagna un pezzo e ne perde due (e chi parlava della diaspora dei partitini? Ora per ovviare alla cosa i politici hanno cambiato termine: apriamo un cantiere, non più un partito, suona troppo vecchio, cantiere sa di temporaneo, dà un respiro più elevato e globale ad una progettualità politica, ma il senso dello sgretolamento permane...), la Manifestazione del 20, i comunisti duri e puri, che procedono senza dubbio e senza insicurezza, il centro destra che rimane in agguato e non dimentica di ribadire il proprio vantaggio e il proprio ritorno al Governo in tempi brevi e sullo sfondo, quasi a guisa di divinità demoniaco-mediatica o semplicemente tragicamente comica, Beppe Grillo, che vuole la terra sommersa dalle acque come ai tempi di Noé, però senz'arca.
Queste sono le tematiche che prendono piede in questo autunno caldo, o se preferite estate prolungata (avete notato il caldo che fa in questi giorni, poi però fa un giorno di pioggia, la temperatura scende, torna il caldo e si trovano tutti con il raffreddore... va beh, non c'entra niente, scusate la divagazione ;).
Cosa si può dire di Mastella? Bah, non é facile per me essere d'accordo con un giudizio definitivo ed espresso da una determinata persona sul Ceppaloniano ministrato; certo, Travaglio ha ragione ad elencare le sue malefatte, Santoro lo maltratta, Floris lo provoca, Sartori lancia il sasso e tira indietro la mano... Ma i diverte davvero così tanto? Per quanto mi riguarda Mastella alla giustizia é uno dei più grandi errori degli ultimi anni in fatto di toto-poltrone e non sarò certo io a difenderlo, dato che politicamente non l'ho mai sopportato. Però non sopporto neanche di sentire giornalisti che trasformano le loro puntate di "dibattito" nel proprio regno incontrastato, che fanno domande provocatorie e rispondono al posto dell'intervistato, che invitato personalità politiche e non e si comportano come galletti tronfi davanti allo schermo, sculettando e ridendo in vero stile Emilio Fede (caro Floris, sto parlando di te e anche dell'amico Santoro, al quale la lontananza dalla TV deve aver provocato un po' di arterio o semplicemente di malvagità occulta e indifferenziata...).
Sinceramente, guardando Porta a Porta l'altra sera, guardando Ballarò e poi Anno Zero, ho fatto fatica a trovare la differenza. L'unica, e non va di certo a vantaggio dei programmi di Rai2 e Rai3, é che almeno Vespa lo fanno stare zitto se tenta di intervenire, per cui di danni ne fa pochi. Gli altri due si comportano come se fosse il loro divertimento preferito scotennare i politici. Criticano tanto Grillo e poi si comportano esattamente come lui, nella loro personali Bologna, dando il loro personale vaffanculo a tutti, é questo che vogliamo nel nostro dibattito mediatico? Io sinceramente no e non posso che limitarmi a girare canale e sorbirmi qualche palloso poliziesco americano con lacrime e sangue, almeno per digerire la cena.
E poi Grillo. Bé, Grillo direi che sta cercando disperatamente di passare per un fomentatore di folle e per un disturbatore della quiete, paragonato al tagliaerba del vicino. Ho condiviso le motivazione del V Day, vi ho partecipato, ho pensato come tutti che fosse un forte segnale, ma questo deve essere solo l'inizio. Ma Grillo non ha posto un'alternativa, non ha mostrato come dovrebbe essere un sistema "pulito". La sua dialettica e la sua argomentazione ha dovuto assumere, di fronte alla derisione o all'allarmismo dei mezzi di stampa, toni sempre più accesi ed esasperanti che hanno reso poco credibili le sue posizioni anche di fronte a chi lo ha sostenuto fino ad ora. Il segnale é stato recepito, ci sono grandi movimenti in corso.
E' stato fatto sentire un disagio ora che questi cantieri si stanno costituendo, il conto definitivo dovrà essere presentato al momento di votare. Il voto é lo strumento più potente e la speranza che cambi la legge elettorale é forte. Se i politici torneranno ad essere eletti veramente dal popolo, come prima, basterà mettergli il fuoco al posteriore per farli lavorare. Volete mettere le promesse che deve mantenere un politico e che deve mantenere, se é tenuto sotto occhio da chi lo ha votato? Su questo Grillo ha ragione, vigilanza e controllo costante. Così i cittadini sono veramente parte della politica e la fanno a tutti i livelli. Eppure ai consigli comunali non va nessuno, a votare poca gente, alle amministrative tanti se ne fregano, il dibattito politico é seguito solo nei suoi scandali. Le colpe della classe politica sono tante, ma lo sono altrettano l'indifferenza dei cittadini e il menefreghismo e il qualunquismo passivo che permangono all'interno di gran parte della società italiana.
Ora, per non divagare, concludo con una riflessioni sui cosiddetti cantieri del centro sinistra.
Per quanto riguarda il Partito Democratico, apprezzo il tentativo di apertura e di condivisione che si sta cercando di fare in molte realtà locali, come quella Desenzanese, ma vedo nelle lotte di potere e negli obiettivi di chi ha di fatto già vinto le Primarie (sto parlando ovviamente del Grilliano Topo Gigio, alias Walter) una pericolosa deriva ad accontentare un poco tutti (con il conseguente tanto scontento di chi viene escluso), per usare una metafora tarzaniana. Mi auguro di essere in errore e che davvero possa rappresentare una speranza per quanti votano e credono nel centrosinistra.
Sd e la cosiddetta Cosa Rossa: bé, le speranze sono tante, ma la pratica frustra un po' i progetti di chi ci crede (come me). L'idea di una partito di sinistra attento a certe tematiche quali lavoro, pensioni, diritti, laicità credo sia il sogno segreto di chiunque senta di essere di sinistra. Purttroppo ci sono i rischi di una monopolizzazione da parte di Rifondazione che ha assunto toni sempre più accesi ed accaniti, mettendo in difficoltà e in imbarazzato Mussi e company che non sanno più che linea tenere per non sembrare da una parte estremisti e dall'altra vecchi fuoriusciti DS, il futuro é tutto aperto.
La costituente socialista: Bé, devo dire che il progetto di riunificare i socialisti é senz'altro intrigante, come lo é quello di beccarsi "per caso" un De Michelis in lista, un De Michelis segretario o ancora peggio un De Michelis presidente dei giovani socialisti; bé, se Veltroni ha messo De Mita a capo della scuola di partito Piddiana, questo é un valido e degno rivale. NO GRAZIE.

Chiudendo, mi auguro che qualcuno riesca ancora a trovare, in questo marasma multiforme e caotico, un po' di orientamento. Io ci sono riuscito, ma credo che tra un po' mi ci vorrà il navigatore, non per non sbagliare strada, ma per trovarla in mezzo alle altre 27.

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1 commento:

  1. Vedi che non ci vuole molto a fare un bel post su quello di cui discutiamo al bar Bosio.

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