mercoledì 25 giugno 2008

Possibile referendum su norma che sospende i processi



l voto del Senato sulla norma che sospende i processi, primo fra tutti quello a carico del Presidente del Consiglio, merita una risposta dura e senza appello.
Si tratta di una norma incostituzionale che creerà ulteriori problemi ad una macchina della giustizia già pesantemente ingolfata. Centinai di processi per reati di grave allarme sociale non andranno a conclusione: i colpevoli resteranno in libertà, le vittime non avranno giustizia.
E tutto questo per consentire, ancora una volta, a Silvio Berlusconi, di non sottoporsi a giudizio e di avere il tempo per preparare il ritorno del famigerato “lodo Schifani” già bocciato a suo tempo dalla Corte Costituzionale.
Qualcuno, non noi, si era illuso della mutazione dell’uomo di Arcore in statista rispettoso delle istituzioni.
No, Berlusconi è sempre lo stesso: è di nuovo al governo per risolvere i suoi problemi personali. Non si può tollerare questo ulteriore strappo alla Costituzione e agli istituti fondamentali del diritto.
E’ ora che la sinistra e le forze democratiche riprendano la parola per denunciare tutto questo. Serve una immediata mobilitazione contro una politica economica del governo che colpirà ancora di più il già precario potere di acquisto di stipendi e pensioni.
E bisogna evitare che anche la Camera, dopo il Senato approvi questa nuova legislazione ad personam. Rimarrebbe altrimenti una sola strada per ripristinare la legalità costituzionale: quella del referendum popolare abrogativo, per il quale Sinistra Democratica si ritiene già impegnata.

*della Presidenza di Sd



Mi sembra un'ottima presa di posizione, anche se non sono molto fiducioso sull'esito di un eventuale referendum. Oramai il ragionamento è diventato veramente un dono raro.

DiggIt!Add to del.icio.usAdd to Technorati Faves

Nessun commento:

Posta un commento