mercoledì 20 febbraio 2008

Qualche piccola domandina... chi vuole risponda


Dato che nelle mie occupazioni mi trovo molto spesso a fare domande alle personalità più disparate, voglio fare alcune domande di carattere politico anche qui, sperando che qualcuno mi risponda e, soprattutto, mi faccia capire un po' quello che gli adolescenti e i giovani pensano.
Non sono domande di carattere partitico, ma di riflessione politica, quindi penso che anche i più sordi, i più ciechi e i più astemi potranno rispondere agevolmente.

1) Se guardi un telegiornale o leggi un giornale, la politica rientra nel tuo ascolto/lettura?
2) Apolitico é diverso da apartitico?
3) Si può fare politica con piccoli gesti quotidiani? Se si quali?
4) Pensi che si ponga troppa attenzione al leader di una coalizione di Governo piuttosto che all'effettivo operato di quel governo?
5) Le notizie politiche dei telegiornali sono di parte?
6) Troppo vecchi in politica, ma ci sono giovani validi?
7) Giovane in politica cosa vuol dire?
8) Pensi che la politica possa essere cambiata?
9) Secondo te i cittadini italiani sono interessati generalmente alla politica?
10) Se hai già votato, o se stai per votare in queste elezioni, puoi descrivere quello che provi al momento del voto? Ripercorri le tue scelte e le tue decisioni o ti butti a capofitto?

Sperando che arrivino risposte, posterò al più presto anche le mie. ;)

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5 commenti:

  1. 1) E' lìinteresse principale sia mentre leggo un giornale che mentre guardo un TG
    2) Naturalmente; essere apolitico vuol dire indifferente, vuol dire apatico, vuol dire essere "il peso morto della storia" o "la palla al piede del novatore" come dice Gramsci, essere apartitico significa inveve non riconoscersi in nessuno degli esistenti partiti, ma provare interesse per le tematiche che essi discutono e quindi, in generale, per la politica
    3) I piccoli gesti quotidiani sono tutto in politica, quali? Andare a cambiare il manifesto nella bacheca del partito, volantinare, stare ore a diramare mail, sms e chiamate a compagni/e o semplicemente andare a comprare il Manifesto e scambiare due parole con la giornalaia incentivandola al voto a sinistra
    4) Sicuramente la personalizzazione della politica, nel duplice senso di culto della personalità e, al contrario, di critica e attacco alla persona e non alle idee e soprattutto alle realizzazione concrete è un male.
    Poi se il capo di una coalizione di Governo ha tre reti televisive su 6 grazie ad un decreto truffa dell'amico Bettino, se una di queste reti occupa una frequenza abusivamente, se ha a carico personale processi per falso in bilancio, corruzione e tentata corruzione e tutta la sua compagine è nutrita di mafiosi e pregiudicati..beh..un pò di attenzione ci vuole..
    5) Partendo dal presupposto che è molto difficile non essere di parte, direi che le notizie in se raramente sono in maniera ecclatante di parte; di parte è la disposizione delle notizie. esempio, se si parla del propietario di mediaset dopo aver detto che due neonati sono stati salvati da un coraggioso vigile del fuoco e poi si fa partire un servizio su due neonati mangiati da un grande squalo bianco ed infine si presentano i commenti dell'altra parte politica, beh un pò di parte la cosa è; ovviamente l'esempio è paradossale, ma il concetto della cosa ristà in ogni TG (ora meno..ma tre anni fa..).
    Travaglio chiamava questa tecnica il "panino"
    6) Il dibattito non mi entusiasma grandemente, come quello sulle quote rosa (che mi paiono più una restrizione che un'incentivo alla sacrosanta emancipazione politiva femminile). Tutto dovrebbe essere regolato da una sana meritocrazia, tenendo naturalmente conto della necessità di un ricambio generazionale e della parità tra i sessi; ciò non toglie che cambiare un adulto competente con un giovane coglione sia una vaccata
    7) Essere giovane in politica è più un atteggiamento che una questione di età fisica, è un modo di rapportarsi con le persone, di comportarsi e di porsi in determinate situazioni; è volontà di rompere le finte barriere tra "i politici" e gli altri, in generale è essere alla mano e non atteggiarsi come si facesse parte, tu guarda, di una casta
    8) Innanzitutto la politica già di per se cambia, che i politici lo vogliano o no, il mutaredelle condizoni mondiali muta la politica, ma ovviamente essendo la politica fatta di uomini ed essendo in grado gli uomini di produrre cambiamenti, la politica può (e deve) essere cambiata. Di certo non la si cambia accusando i politici di incompetenza e poi rimanendosene ad ammuffire nel proprio loculo di indifferenza
    9) No, i cittadini italiani tendono all'interesse dela loro utile immediato e quindi si interessano alla politica quando questa può influire su quest ultimo. C'è anche da dire che la politica di questi ultimi anni (non la politica in se, ma la politica creata dai politici di questi ultimi anni) e in generale la situazione globale non hanno aiutato all'interessamento, la frattura si è allargata e ora rischia di non essere più ricomponibile
    10) Non ho mai votato, questa è la prima volta, ma è dai 14 anni che faccio politica ed ogni giorno rifletto sulle mie convinzioni mentre parlo, leggo il giornale etc etc, insomma, credo che votare per me sarà una semplice X su un simbolo, il perchè di questo atto è ragionato a sufficienza perchè possa considerare il voto come un momento di, necessaria, strumentalità. Inutile dire che molto poco apprezzo che coloro che arrivano al seggio seguono con l'indice i simboli e al momento scelgono. Credo che i popoli vadano educati alla democrazia, che di certo non è il sistema politico perfetto o ultimo

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  2. 1) Di solito è l'interesse principale;
    2) Secondo me, la differenza è un sofisma da anime belle. La politica non è un astratto stile di vita, tutte le nostre considerazioni incanalano il consenso, nostro ed altrui, verso questo o quel partito - magari non sarà sempre lo stesso, ma i partiti rimangono l'interfaccia tra cittadino e politica;
    3)concordo con Libertario. A parte per le letture e la sinistrorisità.
    4)Sì. Ma non cadiamo nel vizio di usare l'assurdo pleonasma leader della coalizione di governo...o è presidente del Consiglio, o è segretario di uno o dell'altro partito;
    5)Sì...ma non per via di un oscuro malvagio complotto della Proprietà. Perché voglio proprio vedere dare una notizia con contenuti, tono, contesto, contorno ecc. neutro;
    6) Sì, ce ne sono. Ma di solito hanno già preso dai vecchi.
    7) Giovane è quello che si sente sempre dire: hai ragione, ma...
    8) Certo. In peggio...scherzi a parte, spero si possa tornare a distinguere l'interesse di bottega da quello generale
    9) Secondo me ne sono profondamente schifati - per la maggior parte a ragione, ma qualcuno ci marcia sopra. Non disinteressati, in ogni caso. Vedi la recente vergognosa uscita di Fiorello.
    10) Per quel poco di impegno politico che ho è difficile sentirsi liberi, anche nel segreto dell'urna. Perché mi è capitato di ritenere che in un una certa votazione fosse più corretto, o interessante, o utile, votare qualcos'altro. Ma, almeno per ora, ho seguito gli ordini di scuderia. Tranne che alle primarie, ma quelli non sono voti veri...

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  3. 1) Certamente!!
    E' una delle parti che mi interessa di più!!!

    2) apolitico è qualcuno che non si interessa di politica, apartitico è qualcuno che non si sente rappresentato o non si riconosce in alcun partito politico esistente, ciò non vuol dire che non si interessi di poltiica, anzi che magari si interessa con un occhio critico.

    3) Si fa politica ogni giorno, con ogni gesto. A partire dalla spesa, dal mostrare valori quali l'impegno civile (andare alle assemblee d'istituto per discute non per giocare alla play, non sprecare le assemblle di classse; leggere i giornali; informarsi; prendere parte alla vita della cità; scegliendo ogni volta ciò che è giusto e non ciò che è conveniente...)

    4) un leader è importante perchè è colui che dà la direzione di governo, ma è molto importatne ciò che fà il governo, ma questo dipende dalle capacità del leader....

    5) Alcune più altre meno, ma è pressochè impossibile non essere di parte, nessuno ci riesce in Italia

    6) I giovani validi ci sono sempre in una società come quella italiana, basta andare a cercarli e lascargli lo spazio per crescere

    7) Giovane significa che non si lascia condizionare troppo dal passato ma che riesce a guardare al futuro in modo limpido e coraggioso. E' il contrario dell'uomo di partito che rimane ancorato al passato e a ideologie del passato. Il giovane è chi ha il contatto con la società, chi non ha passato la sua vita nelle istituzioni ed ha come unico obbiettivo la conservazione della poltrone

    8) certo

    9) No

    10) Provo una forte responsabilità, un forte fardello. Ripercorro le mie scelte per verificarle, ma se mi trovo davanti a ciò che speravo sin da quando mi interesso di politica, mi ci butto!!!!

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  4. 1 Dipende dalla fonte, se è rete4 mi faccio colare l'informaziopne dritta nell'encefalo.

    2 Tutti hanno idee politiche, anche chi dice "la politica mi fa schifo" certamente diverso.

    3 Contro la chiesa usare il profilattico, (politica di prevenzione malattie sessuali e gravidanze indesiderate), fare la doccia invece del bagno (politica ambientale)... vado avanti?

    4 Purtroppo sì, soprattutto se quel lader possiede tre canali tv.

    5 Notizie?!?! Quali notizie?

    6 Troppo vecchi in politica, (notare è diverso da troppi vecchi in politica) no, non troppo tu hai perso solo un paio d'anni secondo me...

    7 Nel caso di Maiolo vuol dire una cosa, nel caso tuo esattamente l'opposto.(ci siamo capiti)

    8 Si sperando che non cambi chi cerca di cambiarla, Silvio non cambiare resta sempre bellissimo, fallo per i tuoi amici...

    9 Buona parte sì, ma quella che non lo è, è davvero tragica la cosa...

    10 Dopo aver riflettutto su 10 mesi arrivo sicuro di cosa votare, (preferisco i colori al solito grigino azzurro (nero + bianco)) mi incazzo durante la strada andando al seggio, spaccherei la facia al fanciullo dei giovani del Pollo delle Libertà, entro nel seggio, inizio a sudare, voto, esco, metto nell'urna e apro fuoco sulla folla gridando "Qvesta non è demokratjia!!!! Tatatatatatatat" facendo anche la seconda voce al suono della semi-automatica.

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  5. 1) Si, anche se non approfondisco sempre, dipende se la cosa mi interessa o no
    2) no, la politica si può fare anche al di fuori dei partiti
    3) ogni decisione che riguarda gli altri, anche nel piccolo è politica. la politica è organizzare e gestire la vita dello stato, e lo stato è anche nella regione e nel piccolo comune
    4) è ovvio che un leader si deve prendere le responsabilità che il suo ruolo gli conferisce. penso che psicologicamente le persone abbiano bisogno di una persona che rappresenti un 'entità più grande. però questo non deve far dimenticare il lavoro e le responsbilità della totalità delle persone che sono state elette e che rappresentano i cittadini.
    5) escludendo il tg4 che conosciamo tutti gli altri tg apparentemente sono neutrali. bisognerebbe però verificare se vengono escluse certe notizie scomode, cosa che è successa. quindi...
    6)non saprei, bisognerebbe dargli la possibilità di dimostrarlo
    7) in italia anche 50 enne, normalmente che non abbia esperienza precedenti e rappresenti anche giovani e generazioni che sono entrate da poco nel mondo del lavoro
    8) si
    9) solo quando si devono lamentare
    10) dato che per ora ho votato solo una volta c'era tutta la curiosità della cosa nuova, ma normalmente saprei cosa votare

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