domenica 27 gennaio 2008

Il viaggio a Roma e cosa ne abbiamo tratto

In questi giorni di asfissiante teatrino politico e affannosa ricerca di tirate acqua al proprio mulino, sono andato a Roma per partecipare all'iniziativa di Sinistra Democratica di incontro dei gruppi e delle reti giovanili di sinistra per un dibattito aperto e una condivisione di obiettivi.
C'era molta gente, venuta da tutte le parti d'Italia. Quello che senz'altro ha più toccato la platea é stato il discorso dei compagni del sud, con l'immondezzaio sotto gli occhi di tutti e il persistente problema della mafia. Sono stato contento di sentire giovani (giovani veri, non cinquantenni, perché sia chiaro, gente della mia età) parlare con grande responsabilità dei problemi che li circondano, delineando strategie e volontà di scrollarsi di dosso il giogo di una fatalità e una mollezza attribuita generalmente ai giovani di oggi.
E' stato molto commovente vedere i compagni siciliani esultanti per le dimissioni di Cuffaro, contenti che la loro terra fosse di nuovo libera (parole testuali) e ancor più decisi a ripulire non solo i rifiuti, ma specialmente chi ha lasciato che questa situazione degenerasse per decenni. E allora si fanno senza problemi i nomi di Bassolino, Iervolino e di tutti quei politici che tanto hanno promesso, tanto sono stati votati e tanto o praticamente tutto non hanno ancora fatto.
Questo é l'atto che il centrosinistra non ha mai fatto e di cui tanto avrebbe bisogno. Prima di ripulirsi dei partiti dovrebbe ripulirsi dalla merda che sta al loro interno e dalle reti solide e decennali che li legano ad attività fin troppo discutibili in tante regioni d?italia.
Un moto di autocoscienza che aimé, vedo sfumare di fronte al personalismo di partiti come i comunisti italiani che premono per andare ad elezioni subito e salvare così la loro misera percentuale e all'arroganza del Partito Democratico, che con stile Orwelliano cambia e modifica linee di percorso per far accrescere le sue percentuali alle spese di chi ci crede sinceramente.

Serve pulizia nella politica italiana, ma serve anche la piena consapevolezza che non si può continuare a rimestare nello stesso calderone per fargli cambiare sapore: occorre cambiare gli ingredienti sia nella quantità che,soprattutto, nella qualità.

Qualità per una politica sana e per una svolta democratica e riformista (nella sua accezione più alta, non nelle dichiarazioni lassative di certe persone) che dia al Paese ciò di cui ha bisogno.

Ieri Sinistra Democratica ha chiesto al Capo dello Stato Napolitano di formare con tutti i mezzi un governo tecnico per varare le riforme. Ma che con riforme NON si intenda SOLO la legge elettorale, ma anche e soprattutto una risoluzione per le urgenze.
Sinistra Democratica ieri ha chiesto oltre alla legge elettorale che si faccia una legge di tutela degli incidenti e dei morti sul lavoro, che si tolga dall'oppressione e dal feudalesimo dei partiti la nomina per i dirigenti sanitari e, cosa forse più importante, che dia 'piena applicazione al comma 4 dell'articolo 1 della finanziaria, che prevede di destinare ogni eventuale extra gettito, a partire quindi dalla trimestrale di cassa, a salari e redditi più' bassi'.


Questo ha bisogno il nostro Paese, questo é l'unico e alto movente per la costituzione di un governo transitorio, questo é ciò per cui lotteremo con chiunque voglia far ripartire questo Paese.
Per citare le ultime parole di Mussi alla manifestazione di ieri: "non aspettate che qualcuno vi dia il potere, prendetelo e continuate a lottare per cambiare le cose".


Per la nostra situazione desenzanese mi riservo di comunicarvi nella prossima settimana importanti novità.

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