giovedì 17 gennaio 2008

Perle di saggezza 3


Scusate se abbondo, ma questa proprio ci voleva.

« Sono percepito come un nemico da frange estremiste delle toghe che hanno preso mia moglie in ostaggio»


«Nonostante abbia lavorato giorno e notte per dimostrare la mia credibilità e la mia buona fede di interlocutore affidabile per il mondo della giustizia, oggi mi accorgo che sono stato invece percepito da alcune frange oltranziste come un avversario da contrastare, se non addirittura un nemico da abbattere» (da dementemastella.blogspot.com).

Clemente Mastella, leader dell'UDEUR, ex (per ora) ministro di Grazia e Giustizia.

Il 14 ottobre 2007 Mastella viene iscritto nel registro degli indagati della procura di Catanzaro nell'ambito dell'inchesta "Why not" , l'ipotesi di reato è abuso di ufficio. Il coinvolgimento del Ministro nell'inchiesta sarebbe motivato dai suoi presunti rapporti con l'imprenditore Antonio Saladino. L'indagine coinvolgerebbe l'attività imprenditoriale di Saladino, titolare in passato di una società di lavoro interinale denominata Why Not. Agli atti figurano, tra l'altro, intercettazioni di colloqui telefonici tra Mastella e Saladino.

Il 16 gennaio 2008 (cioé oggi), dopo il provvedimento di arresti domiciliari nei confronti della moglie Sandra Lonardo, Mastella presenta le sue dimissioni da ministro, sostenendo di essere vittima, insieme alla sua famiglia, di un attacco della Magistratura. Le dimissioni vengono respinte dal premier Romano Prodi e Mastella si riserva di decidere se confermarle nei prossimi giorni. Nel tardo pomeriggio della stessa giornata le agenzie di stampa scrivono che anche lo stesso Mastella sia indagato nell'ambito dell'inchiesta riguardante la moglie. (da wikipedia.it)

Manie di persecuzione del nostro amico? A quanto pare l'Italia é piena di pazzi assassini.

DiggIt!Add to del.icio.usAdd to Technorati Faves

2 commenti:

  1. La cosa che più mi ha intenerito di questa vicenda è il commento che Schifani ha rilasciato oggi al tg1. Secondo quel geniale e retto opinionista, un governo il cui ministro della giustizia incappa in un simile scandalo dovrebbe dimettersi, per una questione di dignità.
    ...
    Ogni commento è superfluo, a meno di non ricorrere al turpiloquio.

    RispondiElimina
  2. anch'io ho rifiutato un 16.5 per una questione di dignità, mica per altro.

    Comunque è rassicurante come tiene saldi i valori della famiglia, delinque con la moglie.

    RispondiElimina