venerdì 15 giugno 2007

Riunione Sd, il giorno dopo

Faccio qui un piccolo commento sulla riunione che si é tenuta ieri sera nella sede DS di Desenzano per sentire i pareri e le idee di chi voleva prendere parte a questo progetto.
Purtroppo si sentiva la mancanza di molti compagni che, per motivi vari, non hanno potuto partecipare.
C'é stato l'intervento introduttivo del coordinatore temporaneo del Basso Garda, Luigi Laquaniti, che in un lungo discorso ha tracciato quella che é la situazione del Paese oggi e anche una piccola riflessione sulla campagna elettorale e sul risultato qua a Desenzano.
Subito dopo ci sono stati interventi di vari compagni, a cominciare da Vladimiro e si sono conclusi verso le 23.30 con l'intervento del sottoscritto.
Inutile dire che c'é stata una disparità di opinione e di vedute, ma anche una volontà comune di dare vita ad un progetto condiviso e soprattutto a tornare nelle piazze a parlare con la gente, organizzare incontri "sul campo" e non rinchiudersi in polverose sezioni.
Questo lo ritengo basilare, da troppo tempo ci siamo resi conto, noi giovani della sezione, ma anche molti compagni dei DS, che per poter ottenere dei risultati dobbiamo tornare ad avvicinarci alla gente e per farlo dobbiamo imparare ad ascoltare i suoi problemi e le sue richieste. Quante persone al giorno d'oggi, pur riconoscendosi nella Sinistra italiana, non partecipano alla politica attiva, se non al momento del voto, perché non si sentono rappresentati dai Partiti? Sappiamo tutti che il ruolo di Sinistra Democrativa sarà quello di fare da ponte e da intermediario tra i vari partiti della Sinistra attuali, in modo tale da creare una sponda comune veramente di Sinistra, su temi purtroppo trascurati o lasciati andare come pensioni, lavoro, sanità, welfare ecc... Ma il compito di Sinistra Democratica é anche recuperare quella "fetta" di popolazione attenta ai problemi odierni e non coinvolta nella politica tradizionale.

Con questo chiudo il mio intervento che si é dilungato anche troppo, ma invito tutti i compagni che condividono questo progetto o che sono interessati a contattarmi, o a visitare il sito provinciale della sinistra democratica per maggiorni informazioni sui prossimi appuntamenti.

A volte ci vuole coraggio per cambiare o fare un passo avanti.

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2 commenti:

  1. Mah, a me sembra che si cerchi di tenere in piedi una cosa che, a mio parere, non sta in piedi: un "partito" di sinistra, per di più a Desenzano.

    E' vero che si salva la propria identità e le proprie radici ma si fa la fine di Rifondazione. (vedi la loro campagna "per difendere ciò che siamo" e portare a casa una manciata di voti).

    Sono consapevole che l'idea del Partito Democratico sia più rischiosa, che ci sia il rischio di farne un minestrone senza sapore e, in fondo un partito come prima (nel qual caso non mi interessa) ma mi sembra più facile innovare confrontandosi con chi non la pensa come noi che cercare di stare assieme solo tra uguali.

    Per me la campagna di PIenazza ha segnato dei fatti nuovi per Desenzano, vedere "comunisti" e "democristiani" assieme per un obiettivo comune è una cosa che fino a ieri era fantascienza.

    Credo che tra ideologie e rappresentanza ci sia da fare un salto davvero forte: io non cambio le mie visioni ideologiche ma se voglio interpretare i bisogni della maggioranza della popolazione devo coglierne i bisogni più che convincerli della giustezza della mia idea.

    Sempre che il mio obiettivo sia di far vincere le proposte attorno alle quali ho creato consenso, se invece l'obiettivo è quello di mantenere la memoria di un glorioso passato, va bene, al 4 novembre con gli altri combattenti e reduci c'è posto per nuovi gagliardetti.

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  2. Sono in disaccordo proprio con la frase in grssetto.
    Le polverose sezioni nacquero come posto di ritrovo con il popolo, infatti è facile avvicinarsi e confrontarsi con qualcuno quando è seduto in un bar a farsi un bianchino a una partita di bocce.
    Cosa vuol dire organizzare incontri sul campo?
    Cosa c'è di meglio che una festa dell'Unità per parlare con la gente commune.
    Io sono molto favorevole all'idea delle sezioni, infatti sono le sezioni che danno l'ooportunità di fare incontri sul campo.
    Non nego, però, che questa grande opportunità non sia stata sfruttata da molti dirigenti ottusi ed attaccati alla poltrona...
    Io sono convinti che il PD potrebbe essere un grosso rischio di annacquamento di valori e principi, ma allo sstesso tempo riconosco che potrebbe essere un'immensa opportunità.
    Stà alla base e ai dirigenti fare in modo che si verifichi la seconda situazione e non è certo abbandonando la sfida all'inizio che si può aiutare il PD a diventare una risorsa innovatrice positiva per tutt'Italia.
    Io sono dell'idea che sia ancora troppo presto per giudicare e prendere decisioni forti come quelle di uscire da un partito così importante nella nostra storia nazionale

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