mercoledì 19 settembre 2007

Su Grillo e le liste civiche


Arrivo, anche se in ritardo, su questo argomento causa problemi tecnici e di tempo, ma desidero dare la mia opinione anche su questo.
Riporto quanto ho scritto nel forum del Bagatta perché rappresenta pienamente il mio pensiero che anzi, si rafforza con il passare del tempo.

L'iniziativa di Grillo da una parte é stata certamente lodevole e rispondente alle richieste di una grossa parte dei cittadini italiani, ma ora la cosa sta prendendo veramente una piega pericolosa e vicina all'antipolitica, dove un comico canzona ogni due per tre i politici ponendosi come alternativa (e lo fa, mi spiace dirlo, ma con le liste civiche e il suo marchio non c'é scusa che tenga).
La politica deve reagire e deve dare una risposta a lui e soprattutto al Paese.

Riprendo alcune dichiarazioni del Ministro Di Pietro (fonte: AGI news)
''Una proposta -prosegue Di Pietro- che rilancia le liste civiche a partire dalle prossime elezioni comunali non puo' essere tacciata come antipolitica. Essa e' invece proprio l'espressione di vera democrazia diretta in quanto partecipazione che nasce dal basso, lasciando al cittadino la libera' di organizzarsi in proprio".

Sul fatto che le liste civiche sono l'espressione della vera democrazia diretta sono d'accordo, ma quanto detto non aggiunge nulla di nuovo a quello che già sussiste, ovvero che in più di settemila comuni italiani sono proprio le civiche a governare (da sottolineare anche il fatto che per i comuni sotto i quindicimila abitanti vale il maggioritario e non ci sono sigle di partito).

Sul fatto che i partiti, specialmente i loro rappresentanti eletti al Governo centrale, debbano ascoltare di più le necessità del Paese e meno quelle dei propri interessi o semplicemente delle proprie idee non in sintonia e nemmeno senso con le reali urgenze alle quali fare fronte sono perfettamente d'accordo e credo che lo siano ancor di più Grillo e i suoi, ma non si può pretendere di avere un reale e serio dibattito continuando con i toni da farsa: la manifestazione é stata fatta? Bene. Le firme per la legge vengono raccolte? Benissimo. E allora per piacere non scadiamo in un botta e risposta degno proprio di un tradizionalismo burocratico che ha causato ed accentuato proprio il malumore che ora fa sentire il proprio peso.





Ho visto che in parecchi articoli e in parecchi blog: quello di Daniel, quello di Fabio, quello di Niccolò ecc e quindi non mi aspetto commenti particolari, ma se qualche mia riflessione ha svegliato in voi un pensiero siete invitati a postarlo.

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4 commenti:

  1. Sono completamente d'accordo. Purtroppo, a quanto pare, la fantapolitica sta facendo più notizia della politica. Vabbé, è anche vero che la gazzetta fa più soldi col fantacalcio e non col calcio. Forse c'è qualche affinità...

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  2. la voglia di cambiamento nel paese è molto forte, e non si tratta piu di destra o sinistra, ma di politici per bene e no, politici che lavorano per l'interesse del paese e no

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  3. Sono d'accordo, ma dopo la presa d'atto di questo non si deve scadere nella burla mediaticamente suscettibile di essere riproposta come polpettone insieme al giallo di Garlasco.

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  4. Sul fatto che la politica debba fornire risposte sono pienamente d'accordo il problema è quello di individuare le domande.

    Mi spiego meglio, pensare che Beppe Grillo stia scendendo in campo è una (voluta?) distorsione della realtà.
    Per ora ho visto solo proporre iniziative per:

    *) dotare di regole etiche una classe politica che non ne ha più
    (mi auguro che in futuro non ci sia solo il bollino di beppe grillo a testimoniare l'etica di una lista politica anche perchè questa solitudine gli garantirebbe il potere di decidere i parametri di giudizio).

    *) promuovere un interessamento alla politica sconosciuto ai più (magari i toni utilizzati sono un po troppo fori ma questo scuotimento è reale e non viene gestito in prima persona dal comico ma lasciato alla particolare lista a cui di fatto è stata fornita unicamente della pubblicità)

    *) raccogliere firme per una legge popolare rivolta a cambiare una delle peggiori brutture mai viste sulla scena politica (la legge elettorale criticata a destra e a sinistra)

    *) denunciare situazioni al limite (se non oltre) dell'abuso di potere
    (non ultimo la legge per cui anche un blog come questò diventerà editoria e dovrà essere regolamentato, segno che forse la sua azione presenta almeno la virtù di aver fatto iniziare a discutere gruppi di persone che stanno interessandosi a quello che succede senza più essere disposti a lasciar correre tutto)

    Se e quando Grillo si butterà in politica, da notare che secondo le sue regole non potrebbe candidarsi, inizierò a preoccuparmi per ora sono con lui e con tutti quelli che vorranno proporsi alle prossime elezioni comunali per occuparsi di questioni che siano ad ora sono state lasciate in mano ad emeriti ladri.

    Se vogliamo per me grillo rappresenta l'unica alternativa esistente alle scuole dei partiti che hanno lo scopo di produrre candidati da piazzare qui e la per preservare le logiche di potere dell'attuale pensiero politico.

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